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Comune di Catania: scoppia il caso dei "cordoli ammazzacommercio"

30-08-2022 07:07

redazione

Cronaca, Focus,

Comune di Catania: scoppia il caso dei "cordoli ammazzacommercio"

A parte che sono orribili, fanno più danni di quello che vorrebbero risolvere

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Riceviamo copia di una lettera che conferma come a Catania ormai capita di tutto e tutto appare talmente estemporaneo e naif che ormai è chiaro che si procede senza bussola.

 

Tra le tante questioni che si aprono per poi chiudersi malamente ci sono quelle relative alla "mobilità".

 

Lo stato delle strade catanesi è da città reduce da bombardamenti, che se fosse così sarebbe forse anche ragionevole, la vergogna è che si tratta degli esiti, probabilmente anche con risvolti da danni erariali e responsabilità penali, dei tanti cantieri aperti di varia natura che, quando vengono chiusi, invece di provvedere come imposto dalla legge e dai contratti d'appalto al ripristino dei manti stradali, si limitano a qualche goffo rattoppo lasciando un macello: ma questa è storia complessa sulla quale ritorneremo presto perché adesso si è davvero esagerato.

 

L'ultima querelle riguarda l'abitudine, insorta da qualche anno, di avviare da parte del comune campagne di semina di strani oggetti di colore fluorescente che vengono posti in mezzo alle strade: i cordoli.

 

Ce ne sono delle forme più varie e nella migliore delle ipotesi sono esteticamente orribili, ma se non si riesce a trovare  soluzione più moderna e si raggiungesse l'obiettivo prefisso di velocizzare il traffico, si potrebbe anche soprassedere.

 

La questione è che non solo spesso durano lo spazio di mezza stagione lasciando sul selciato masse informi e pericolose di plastica sbriiciolata, ma il più delle volte creano più problemi di quello che dovrebbero risolvere.

 

L'ultimo caso riguarda la centrale via Oliveto Scammacca, dove la famigerata striscia gialla è stata installata nottetempo, senza alcuna concertazione con i portatori di interesse legittimi di quella zona in cui sono presenti numerosissimi esercizi commerciali ai quali mancava giusto questo per avere il colpo di grazia.

 

La reazione dei commercianti è stata immediata e probabilmente andava anticipata da parte dell'amministrazione comunale con un minimo di logica: di fatto è stato reso praticamente impossibile lo scarico delle merci!

 

E infatti è arrivata la lettera con diffida: "Con la presente gli esercenti delle attività commerciali ubicate in Catania sulla via Oliveto Scammacca, che sottoscrivono la presente per adesione ed accettazione, espongono quanto segue:

In questi giorni, nel tratto successivo all’incrocio con  via G. D'annunzio, è stato allocato lungo tutta la via Oliveto Scammacca uno spartitraffico continuo (interrotto solamente in prossimità delle vie che incrociano la detta via D'Annunzio) che separa la corsia degli autobus e dei taxi da quella destinata all’ordinario  traffico veicolare che ha direzione obbligata verso via Raffaello Sanzio/piazza Michelangelo Buonarroti.

Il provvedimento con il quale il Comune di Catania ha assunto detta decisione sta causando gravissimo nocumento a tutti gli esercizi commerciali della zona, in quanto la presenza dello spartitraffico costituisce un ostacolo insormontabile  alla sosta temporanea dei mezzi degli autotrasportatori per lo scarico e la consegna delle merci, tenuto anche conto che sul primo tratto della via Scammacca, sul lato destro della carreggiata, insiste una impalcatura di grandi dimensioni che ne causa un sensibile restringimento.

Inoltre non è possibile utilizzare pallets, muletti e/o carrelli per il trasporto dei prodotti e dei beni destinati alla vendita all’interno degli esercizi commerciali ubicati sul lato della carreggiata destinata alla corsia degli autobus.

Si invitano pertanto i competenti uffici a procedere all’immediata rimozione dello spartitraffico in questione assumendo i relativi provvedimenti indifferibili ed urgenti.

Si resta in attesa di immediato riscontro e si precisa che in mancanza si darà corso alle azioni legali del caso."

 

Ora, il problema è di una tale evidenza che andava risolto prima che sorgesse: in una strada di pochi metri di larghezza è ragionevole una simile soluzione per garantire lo scorrimento dei bus?

 

Possibile che non ci siano altri modi e venga sempre trovato quello che fa più danni a chi prova, con le enormi difficoltà che conosciamo, a mantenere aperte quelle tante picocle aziende commeciali che danno lavoro e sostentamento a tante famiglie?

 

Ma un minimo di testa mai?

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